Il super yacht Earth 300 per proteggere il mare

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Una «Silicon Valley galleggiante» senza eguali, con 22 laboratori scientifici tra i più avanzati al mondo: studierà la salute degli oceani, ma non solo

By Fabiana Salsi
Aprile 18, 2021

Di yacht come questo il mondo non ne aveva mai visti e, probabilmente, nemmeno mai immaginati, perché Earth 300, l’ultima novità dei progettisti di Iddes Yachts, è uno di quei casi in cui la realtà supera la fantasia. È un’imbarcazione gigantesca, alta 60 metri e lunga 300 (il Titanic arrivava «appena» a 269), dalla forma (e non solo) futuristica: ha un enorme ponte di osservazione a prua e a poppa una sfera  – la Science Spere – che comprende 13 piani e 22 laboratori scientifici tra i più avanzati di sempre che sfruttano intelligenza artificiale, robotica, machine learning, e che vantano anche il primo computer quantistico che abbia mai preso il largo. Perché Earth 300 sarà una «Silicon Valley galleggiante» (così la definiscono i progettisti) in cui ogni viaggio avrà l’obbiettivo di fare ricerca scientifica, per studiare il mare e proteggerlo sensibilizzando l’opinione pubblica, ma non solo.

Per questo a bordo c’è posto per 400 persone tra le quali 160 scienziatimarini, terrestri, aerei e spaziali, 20 esperti in diversi campi  – imprenditori ed economisti, ingegneri, esploratori ma anche artisti che, dice l’azienda, «lavoreranno insieme per portare sul mercato soluzioni rapide, di vasta portata ed eccezionali in tempo reale» – 20 studenti che saranno selezionati per merito per ciascuno dei suoi viaggi, 165 membri dell’equipaggio e 40 ospiti desiderosi di partecipare a uno dei più ambiziosi progetti di citizen science mai realizzati. «La nostra nave unirà scienza ed esplorazione per affrontare le più grandi sfide della Terra» ha detto, presentandola a Singapore, Ivan Salas Jefferson, architetto navale.  «La nostra ambizione per Earth 300 è stata impavida fin dall’inizio: volevamo costruire la Torcia Olimpica della scienza globale, per espandere la nostra conoscenza e comprensione dell’universo, sia sopra che sotto la superficie dell’oceano», ha proseguito Aaron Olivera, CEO di Earth 300.

Tutto questo, manco a dirlo, a impatto zero, grazie a un Molten Salt Reactor (reattore a sale fuso), che sfrutta l’energia atomica: un sistema carbon free sul quale stanno puntando tanti altri big del mondo della tecnologia, come Bill Gates. Moltissimo dipenderà dal funzionamento del reattore: se tutto andrà come sperato Earth 300 sarà pronta per il 2025. I finanziamenti non dovrebbero mancare: le aziende che si sono dimostrate interessate al progetto sono già tante. Serviranno 500milioni di dollari per la sua effettiva realizzazione. 3milioni di dollari, invece, è la cifra che dovranno pagare i 40 viaggiatori che sceglieranno di salire a bordo da spettatori. Per loro ci sono suite extralusso con balcone. I primi viaggi previsti sono intorno all’Antartide.

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